di Marcello Cometti
Un progetto di volontariato per far entrare la metodica Shiatsu all’interno dei servizi di salute mentale. L’idea approda nell’ambito di Vis-Fisieo, trovando nella struttura Onlus il “contenitore” naturale e fisiologico per poter essere conosciuta e diffusa, magari allargando il proprio bacino geografico di riferimento.
Tutto nasce all’incirca quindici anni orsono a Trento, grazie all’idea di Flavio Cattaneo, stimolato dalla voglia di lanciare un ponte di dialogo e di fattiva collaborazione fra il mondo medico e lo shiatsu. L’idea di fondo era semplice: proporre un progetto di volontariato all’ospedale civile di Trento, offrendo alla struttura sanitaria pubblica la professionalità degli operatori shiatsu per interventi mirati.
“Inizialmente, come previsto – racconta Flavio Cattaneo – ci siamo trovati difronte ad un vero e proprio muro di gomma. Un silenzio assordante fece da riscontro alle lettere con le quali spiegavamo i termini della nostra proposta. Fu solo la nostra tenacia ad aprire alla fine una minuscola breccia nella dirigenza della struttura sanitaria, decisione presa probabilmente anche… per porre fine al nostro bombardamento di missive: e così ci proposero di entrare come operatori shiatsu nel reparto di Psichiatria. Dopo un attimo di iniziale sconcerto, ovviamente accettammo”.
Il progetto “Le ali del gabbiano” nasce così, quasi in punta di piedi, riservato ad un’utenza problematica e fragile come quella psichiatrica, ma non per questo, certamente, meno assetata di un ausilio rigenerante come quello dello shiatsu.
Un progetto che va avanti tuttora con successo, e che ha registrato sino ad oggi oltre un migliaio di interventi.
“Facile intuire lo sconcerto iniziale, direi quasi la diffidenza rispetto al nostro approccio e alla nostra presenza – dice Cattaneo – sia da parte degli infermieri (anche se con qualche sporadica eccezione) sia da parte della classe medica. Inizialmente abbiamo trattato gli operatori soprattutto per far capire loro cosa fosse lo shiatsu, successivamente cominciammo a dedicarci agli utenti. La cosa fondamentale che cercammo di mettere subito in chiaro fu che il nostro non era un intervento in competizione né in alternativa al percorso terapeutico classico, ma offrivamo un approccio capace di rimettere in moto le energie della persona per metterla in condizione di ottenere riscontri positivi dalle terapie tradizionali”.
Ma qual è oggi lo stato dell’arte di questo progetto innovativo, di questa “incursione” dello shiatsu nel disagio mentale e nel settore dellasanità pubblica?
“Mi sento di fare – afferma senza esitazione Flavio Cattaneo – un bilancio ampiamento positivo. Qualche spiraglio si comincia ad intravvedere all’interno della classe medica. Come operatore shiatsu devo dire che l’esperienza di questi anni è stata appagante al massimo, l’approccio col disagio mentale ti cambia radicalmente il modo di lavorare, perché la percezione di queste persone è straordinaria, le loro risposte sono meno mediate, non seguono schemi mentali classici o predeterminati. L’esperienza che stiamo mettendo a frutto è davvero straordinaria, e sono fermamente convinto che, oggi come mai, il progetto di volontariato possa e debba essere allargato anche ad altre realtà in Italia. E forse con l’appoggio di Vis-Fisieo ce la possiamo fare…”.
L’Associazione ha lo scopo di operare in maniera specifica con prestazioni non occasionali di volontariato attivo, l’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di solidarietà sociale attraverso lo shiatsu, il Do In e altre forme miranti al benessere psicofisico, utilizzando metodologie con valenza energetica.
L’Associazione si prefigge la tutela del diritto alla salute, anche con finalità di prevenzione così come definito dalla OMS, e il miglioramento della qualità della vita delle persone in condizione di disagio, persone appartenenti a categorie deboli o svantaggiate in ogni fascia di età, anche a seguito di eventi calamitosi, per un supporto nel ritrovare il benessere psicofisico.
Questi progetti sono realizzati da Operatori Shiatsu Professionisti FISieo con un grande cuore e possono essere sostenuti anche grazie alle donazioni del 5×1000.
Sostenere queste attività è facile,
basta ricordarsi di indicare sulla tua
dichiarazione dei redditi
il codice fiscale 97757180589.